Per troppe donne la violenza è ancora pane quotidiano!

Conferenza stampa Ananke

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne si è tenuto mercoledì 25 novembre 2020, presso la Sala Consiliare del Comune di Pescara, un incontro con i giornalisti per illustrare le iniziative dell’amministrazione civica riguardo all’accoglienza e al supporto offerti nel corso dell’ultimo anno alle donne vittime di atti violenti.

All’incontro erano presenti il sindaco Carlo Masci, l’assessore alle Politiche sociali Adelchi Sulpizio e la presidente dell’associazione Ananke Doriana Gagliardone.

Sono stati diffusi anche i dati relativi all’accesso delle donne presso il Centro Antiviolenza gestito in convenzione dall’associazione fin dal 2005.
«In questo 25 novembre esprimo tutta la mia vicinanza alle donne che subiscono azioni lesive sotto l’aspetto fisico e morale – ha detto l’assessore Sulpizio – e oggi viviamo questa giornata per riaffermare il nostro rifiuto verso ogni forma di violenza. Ma mi preme anche sottolineare che l’attività delle Politiche Sociali del Comune copre ogni giorno dell’anno con la massima attenzione, tanto è vero che ogni due settimane teniamo un incontro di consultazione sul fenomeno cui partecipano i nostri operatori delle Politiche Sociali del Comune, l’associazione Ananke, rappresentanti della Prefettura e delle Forze di Polizia e gli altri soggetti interessati, che ringrazio, da questo grave fenomeno».

Dal report statistico sull’attività condotta emergono, tra gli altri, due dati di particolare interesse: rispetto ai mesi di marzo e aprile 2019, il numero delle donne assistite e prese in carico perché vittime di violenza è passato quest’anno, durante il lockdown, da 10 a 28, a marzo 2020, e da 24 a 54 ad aprile 2020; oltre a questo, risulta significativo evidenziare come nel periodo compreso tra il 1 novembre 2019 e il 31 ottobre 2020 siano state ben 258 le persone che si sono affacciate per la prima volta ai centri antiviolenza per un aiuto o una consulenza.

«É il segno che il fenomeno è molto grave – ha continuato Sulpizio – ma è anche la prova che i centri antiviolenza sono strutture efficienti e di fondamentale importanza nel contrasto a questa vera e propria piaga sociale. I dati sui mesi di marzo e aprile sono per me destramente importanti per comprendere come il Comune, anche in pieno lockdown, abbia continuato a lavorare e non abbia mai chiuso a dispetto dell’emergenza sanitaria. É  per me, come assessore, motivo di soddisfazione».

Nel suo intervento il sindaco di Pescara Carlo Masci, dopo aver ringraziato l’area delle Politiche sociali del Comune e l’associazione Ananke, ha espresso l’augurio che «un giorno non sia più in calendario una Giornata contro la violenza sulle donne. Spero che le donne capiscano che devono essere loro le prime a denunciare, perché solo grazie a loro, che pagano sulla loro pelle questo bollettino di guerra che la cronaca ci propone a cadenza quotidiana, è possibile affermare quel cambiamento culturale che tutti vogliamo vedere».

La presidente dell’associazione Ananke, Doriana Gagliardone, ha dichiarato: «Noi apparteniamo a una rete di 80 centri antiviolenza in tutta Italia aderenti a D.I.R.E… Tanti di questi sono stati costretti nel tempo a rinunciare alla propria attività per mancanza di risorse. Qui da noi invece il servizio di supporto materiale e psicologico, attraverso la Casa-rifugio, la Casa d’emergenza e il Centro Accoglienza, continua grazie alla sensibilità dell’amministrazione comunale, che ringrazio. A me sembra che la strada che abbiamo imboccato sia quella giusta, sono convinto che di anno in anno le cose cambieranno in meglio. Si tratta di un processo lento, ma i dati, nella loro drammatica consistenza, ci fanno comprendere anche come la cultura della denuncia e del rispetto delle donne stia crescendo.

Spero davvero che le giovani generazioni sappiano alimentare questa evoluzione positiva e contrastare quanti vogliono negare alla donna la propria identità morale, psicologica e giuridica.

Io ci credo, e con me tutte le straordinarie operatrici di Ananke».

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